Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe
Con le espressioni “Consigli di Intersezione” nella Scuola dell’Infanzia, “Consigli di Interclasse” nella Scuola Primaria e “Consigli di Classe” nella Scuola Secondaria si intendono le riunioni degli insegnanti che li compongono, integrati in specifici momenti dai rappresentanti dei genitori.
È prevista la partecipazione di:
- 1 genitore per ogni sezione funzionante nella Scuola dell’Infanzia;
- 1 genitore per ognuna delle classi nella Scuola Primaria;
- 4 genitori per ogni singola classe nella Scuola Secondaria di primo grado.
Il Dirigente Scolastico può delegare la presidenza delle sedute di tali Organi Collegiali ad un docente delegato, individuato tra i componenti del Consiglio.
I Consigli si riuniscono secondo due diverse modalità:
- con la sola presenza dei docenti (il Consiglio di Interclasse della Scuola Primaria può essere convocato anche a livello delle classi parallele, oppure a livello di tutte le classi del plesso);
- con la presenza dei docenti e dei rappresentanti dei genitori.
Durante le riunioni con la sola presenza dei docenti, gli insegnanti identificano e perseguono linee educative e metodologiche comuni per la gestione condivisa della classe, provvedono alla programmazione ed al coordinamento didattico (anche tra le classi parallele della Scuola Primaria o tra i diversi corsi della Scuola Secondaria), alla gestione dei rapporti interdisciplinari ed alla valutazione periodica e finale degli alunni, mantenendo la fondamentale competenza riguardante l’ammissione o meno dell’allievo alla classe successiva.
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, mentre i docenti di Religione cattolica e quelli della materia alternativa votano solo in riferimento agli alunni che seguono.
Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato ed il profitto raggiunto da ciascun alunno, ma non fanno parte del Consiglio di classe in sede di scrutinio.
Negli incontri aperti ai rappresentanti dei genitori si agevolano i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni; si acquisiscono informazioni sull’andamento complessivo dell’attività educativa e didattica, formulando proposte; si approva il piano annuale delle visite e dei viaggi di istruzione; si esprime parere sull’adozione dei libri di testo e nelle classi di competenza.
Nella Scuola Secondaria i Consigli di Classe hanno la competenza dell’irrogazione delle sanzioni disciplinari fino all’allontanamento dalle lezioni di durata non superiore ai 15 giorni.
La competenza sulle sanzioni più gravi è stata attribuita al Consiglio d’Istituto, ma il Consiglio di Classe è chiamato, insieme con il Dirigente Scolastico che lo presiede, a compiere tutti gli accertamenti delle responsabilità, verbalizzando ogni elemento di accusa e di difesa nei confronti dello studente incolpato, ed a fornire una proposta al Consiglio di Istituto.